Dopo anni di pareri discordanti ed opposti su amalgama e mercurio, faccio presenti alcuni dati.
La World Health Organization (WHO) ha misurato che senza restauri in amalgama si hanno nelle urine dai 5 ai 20 microgrammi di mercurio per litro.
Dopo un restauro in amalgama, si ha un picco nelle urine il quarto giorno di +2,54 microgrammi di mercurio per litro, che dopo una settimana arriva allo zero. La rimozione invece (senza alcuna protezione) dà un picco di +4 microgrammi, sempre il quarto giorno.
Il dottor Osborne ha fatto una ricerca ed ha trovato mercurio non solo nel pesce, ma anche nei cocomeri, nei pomodori, nel pane..; nel suo articolo riporta anche le percentuali di mercurio contenute nel suo deodorante e nella sua schiuma da barba!
Notare che il livello di fondo presente nell’ aria che respiriamo è di 0,003 mg/metro cubo.
L’industria più fiorente è quella della plastica, e per produrre la plastica serve cloro, tantissimo cloro.
Per produrre il cloro mediante elettrolisi una fabbrica (e ce ne sono a decine in Italia) libera qualcosa come un’intera tonnellata di mercurio nell’aria ogni anno, che va a finire nei nostri polmoni e rappresenta il livello di fondo dell’aria che respiriamo.
Dicono che la quantità tollerata dall’organismo umano (picco) è di 3 microgrammi di mercurio per chilo di peso corporeo (per avere un riferimento), mentre la quantità tossica va da 3 a 7 microgrammi di mercurio (sempre per chilo).
Le persone con restauri in amalgama hanno 0,8 microgrammi di mercurio per litro nel sangue, mentre quelle senza restauri in amalgama hanno in media 0,6 microgrammi di mercurio per litro nel sangue.
Oggi è sempre più difficile scegliere non quello che fa bene ma quello che fa meno male, con tanti (a partire dai produttori) che nascondono quanto fa male quello che si usa.